Parrocchia
di Bedano, Gravesano e Manno
La Parrocchia di Bedano-Gravesano-Manno, che ha giurisdizione sui fedeli cattolici di tutti e tre i comuni, è stata eretta il 19 settembre 1609, prima di allora era alla chiesa Plebana di Agno che i fedeli dei tre comuni dovevano far capo. La separazione della chiesa di san Pietro in Gravesano dalla chiesa-madre di Agno ha significato, per gli abitanti dei tre Comuni, un traguardo importante. Ha segnato infatti, questa separazione, il riconoscimento dell’importanza che i tre Comuni avevano “conquistato” nel Cinquecento, sia politicamente che economicamente, sul territorio del Medio Vedeggio. Una parrocchia autonoma acquisiva, dal punto di vista religioso, la facoltà di poter battezzare tutti i nati nella propria chiesa parrocchiale, nonché di celebrare i matrimoni e di seppellire i defunti, senza più dover dipendere dalla chiesa-madre.
Sul suo territorio sono presenti cinque edifici di culto:
La chiesa Parrocchiale situata sulle Piane di Gravesano, dedicata ai santi Pietro e Paolo. La chiesa ha origini antiche e probabilmente sorge su precedenti strutture. In un documento del 1192 viene citata come chiesa di San Pietro e più tardi, nel 1580, diviene la chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Indagini archeologiche condotte nel 1994 hanno confermato che da più di duemila anni a questa parte san Pietro è stato il centro sacro di una regione comprendente i villaggi di Gravesano, Manno e Bedano. L’edificio, nella sua forma attuale, risale agli inizi del XVII secolo.
L’oratorio dedicato alla Madonna del Buon Consiglio, a Gravesano risale alla metà del ‘700.
L’oratorio dedicato a santa Maria è l’edificio più antico di Bedano, costruito tra il 1365 e il 1367.
All’interno si trovano frammenti di affreschi del XV secolo.
L’oratorio dedicato a San Rocco, edificato nel 1570.
L’oratorio dei santi Rocco e Sebastiano a Manno, è di antica erezione.
Il primo edificio di culto, é riferibile al XII secolo. Al 1597 si fa risalire l’ampliamento dell’area presbiteriale e la probabile trasformazione della navata in elevato, mentre al 1796 è attribuibile anche l’aggiunta della sagrestia.